Survival Underground

MAPPA METRO

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view post Posted on 2/9/2015, 22:00
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MAPPA RETE METROPOLITANA di WASHINGTON D.C.

MAPPA METRO
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MAPPA SUPERFICIE
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La distanza percorribile a piedi si intende
con l'equipaggiamento adeguato indossato,
lo slot Arsenale pieno ed in condizioni climatiche accettabili.




La rete metropolitana di Washington era un caos prima dell'apocalisse ed ora lo è diventata anche di più. Prendevo il treno da Fort Totten tutti i giorni alle otto in punto, salvo ritardi, per arrivare a lavoro a Vernon Square. Scendevo ad Union Station per cambiare linea fino a lì.

Oggi le cose non sono molto diverse, tranne che non lavoro più a Vernon Square perchè in sostanza la sede centrale dell'agenzia di viaggi in cui lavoravo è letteralmente diventata un mucchietto di detriti sommersi dalla neve. Però, tutti i giorni, imbocco comunque la metro da Fort Totten, passando per le vecchie stazioni di Brookland, Rhode Island Ave e New York Ave, raggiungendo Union Station per passare a trovare Jefferson ed i suoi uomini, facendo rapporto sulla situazione a Fort Totten e tutto il tratto nord della Red Line, sperando di portare sempre buone notizie.

Le cose a Fort Totten non sono sempre state tranquille in passato, ma col nuovo avanposto a Greenbelt abbiamo guadagnato un vantaggio strategico notevole su quelle fottutissime creature di merda.

Mi hanno detto che oltre quindici anni fa erano come noi, persone in carne ed ossa, che si trattava dei sopravvissuti rimasti là fuori a respirare la merda che si è propagata su tutto lo stato. Mi hanno detto che uomini ed animali, perfino le piante, hanno subito mutazioni avvilenti ed io non gli ho mai creduto, almeno finchè non mi sono ritrovato un Tetro davanti.

Dicevo che la metro ora è diventata un casino peggio di prima perchè pullula di schifezze, appunto, tra Tetri, Melma inghiottente, Funghi tossici e tanto altro, e penso, anche perchè ormai ci vivo da circa quattordici anni e nonostante questo le mie ossa faticano ancora ad abituarsi all'umidità.

Non immaginavo che la rete intera fosse estesa dal Maryland alla Virginia, in superficie non ci avevo mai fatto realmente caso, e tanto intricata, colma di cunicoli di manutenzione, lunghe scale, percorsi a piedi, passaggi d'emergenza, condutture per l'aria e perfino una rete idrica sotterranea. Oggi invece non posso solo immaginarlo perchè Dio solo sa quante volte ho dovuto fare avanti ed in dietro da nord a sud della città e da est ad ovest.




Molti tratti delle gallerie principali sono crollati e percorrerli coi mezzi ancora in funzione è difficoltoso ma, come ho detto, esistono passaggi che concedono ad una o più persone di accedervi e passare oltre. Senza contare poi dei punti di risalita in superficie. Da Chinatown, ad esempio, se solo non fosse presidiata da quei cazzo di asiatici rottinculo, sarebbe una passeggiata raggiungere il sovrappasso per arrivare fino alla Metro Center e da lì a Farragut, stando bene attenti a tenersi in faccia la maledetta maschera antigas o addio polmoni.

C'è tanta di quella merda pulviscolare nell'aria là fuori che ho smesso di rimpiangere le mie dodici sigarette al giorno. Mi basterebbe uscire tre minuti senza la maschera e respirare a pieni polmoni per pareggiare la dose di catrame che probabilmente mi sarei tirato in dieci anni. Smettere di fumare è stato perfino più difficile che abituarsi a vivere nella stazione di Fort Totten, in quel buco di merda stipato al binario cinque, tra i "loculi", come li chiama Ben, ricavati nella roccia appositamente per viverci.

Ho perfino un cazzo di civico che fa sembrare tutto tornato a quando potevi sfoggiare il tuo indirizzo personale sulla ID Card: Binario 5, Fort Totten, direzione Silver Spring, numero 68. Figo no?

Dicevo che, appunto, se non fosse per gli asiatici che, quando gli gira bene gli basta che acquisti qualcosa da loro e quando no devi fare retrofront o squagliarti, sarebbe una passeggiata raggiungere il Medical Center perchè basterebbe proseguire per la Red Line. Oppure raggiungere il soprapasso aRosslyn, sulla Orange Line in tempo quando l'avanguardia a Falls Church necessita di supporto. Da Farragut a Rosslyn, evitando i tunnel ancora inesplorati, correndo a ritmo serrato in superficie, sono venti minuti dopo avere oltrepassato il Potomac.

Ora vi starete chiedendo perchè mai uno che vive nella zona nord est della metro dovrebbe raggiungere il Medical Center che è dall'altra parte, facendo tutto il casino di Chinatown quando c'è uno stanziamento medico anche vicino Fort Totten, alla UMD Center? Ve lo dico io perchè: perchè lo stronzo che presidia la UMD e che ha ripristinato ben due sale d'emergenza chirurgica trasportando praticamente tutto il materiale dal College ai livelli inferiori, è incazzato con la tizia che gestisce il Medical Center e quindi i due centri, piuttosto che cooperare scambiandosi medici, medicinali, strumentazioni e tutto il resto, si fanno concorrenza e quindi di tanto in tanto, con dei piccoli compromessi o sporadiche operazioni di vero e proprio furto, ci si appropria di cose dell'uno da portare all'altro e viceversa, a seconda di chi paga più proiettili.

Ed io che mi illudevo che certe puttanate fossero rimaste in superficie e se le fosse portate via l'onda d'urto. Col cazzo. Asiatici rottinculo, grossi dirigenti medici che si fanno le scarpe a vicenda, Ispanici che cercano di rifilarti funghi allucinogeni radioattivi. E vogliamo parlare dei fottuti Neri di merda?




Non fraintendetemi, non sono mai stato razzista, mio cugino Leroy è mezzo nero da padre, ho due zie mulatte, avevo un caro amico di colore, insomma, so conviverci coi neri, ma non quando si coalizzano contro un'intera Metro dichiarandogli guerra perchè "ah, noi siamo neri, voi ci odiate quindi per precauzione vi spariamo nel culo se vi avvicinate per fotterci le provviste". E' con i neri prevenuti del cazzo che non so convivere. C'è questa Gang di colore composta più o meno da un paio di centinaia di individui che ha letteralmente assediato King Street. La parte positiva è che tengono d'occhio la zona sud per conto loro, quindi crepano o fanno crepare i Tetri che provano ad infilarsi nelle gallerie da lì, perchè devono.

La parte negativa è che quando a qualcuno tocca raggiungere National Airport per la storia della falda acquifera potabile, questi arrivano a cagare il cazzo e rompere i coglioni e quindi è sempre un puttanaio di spari, urla, sangue e parolacce.

Ci hanno reso la vita talmente complicata che quattro anni fa pensammo bene di scavare un condotto che portasse dall'Eastern Market fino ad Anacostia dove però, di recente, la situazione comincia a non essere più tanto tranquilla. La falda si sta estendendo, il terreno è friabile, ci sono infiltrazioni che rendono le gallerie pericolanti e la maggior parte dei percorsi è allagata quindi, quando sei di turno e ti tocca andare col convoglio a prendere l'acqua, spesso si tira a sorte sullo scegliere se morire ammazzati da uno "sporco negro" oppure sotto le macerie di Anacostia.
In genere si lancia una moneta e tutto dipende da Dio.

Sono diventato credente dopo l'apocalisse. Prima snobbavo i preti, la chiesa, i rabini, i papi o qualsiasi altra cosa farneticasse di profeti e cazzate del genere. Ma da quando mi sono ritrovato da solo, al buio, nei cunicoli oltre Riverdale, ho cominciato a parlare con Dio e Dio mi ha risposto e salvato la vita spesso. Quando ne ho l'occasione, in genere solo quando mi ci mandano per commissioni, mi è capitato di dover raggiungere l'Arlington Cemetery per recuperare materia prima, tipo le lapidi di marmo.

Un tempo questo genere di operazioni venivano definite delle vere e proprie profanazioni, ma oggi chi cazzo se ne fotte di chi è morto più di cento anni fa? Mi sta bene commemorare, pregherò per le loro anime ogni giorno, ma prima di tutto dovremo pregare per noi stessi e se in passato c'era la possibilità di sprecare del marmo per monumentalizzare cose spirituali, oggi non possiamo permetterci questo lusso.

Ad ogni modo, quando sono lì, in mezzo alla neve alta, cercando di individuare lapidi bianche come un ago in un pagliaio, con la maschera appannata e tutto il terrore dovuto all'aspettarsi di incontrare all'improvviso un Tetro o un Alato o qualche Cane al plutonio, come li chiama simpaticamente Ben, raggiungo l'area dove un tempo c'era il monumento a Kennedy e parlo con Dio, almeno finchè qualche testa di cazzo della spedizione non torna a recuperarmi per tornare in dietro o il filtro della maschera mi si consuma e devo tornarci per ovvie ragioni.

A volte mi domando se sia vita questa: vivere come dei topi, stipati nelle gallerie, privati della luce del sole dalla caligine ombrosa che ancora ricopre tutta la cazzo di terra facendo sembrare il cielo un grosso conato di vomito grigiastro. Ma poi ritorno a "casa", al mio buco al Binario 5, Fort Totten, direzione Silver Spring, numero 68 e mi ritorna in mente che ho degli amici che vivono lì sotto con me, ho Lorena, la donna con cui non so bene che rapporto ho ma della quale mi fido e che mi prepara un pasto caldo ogni sera. Ho ancora dei valori da poter rispettare e dei sentimenti da poter provare e finchè li avrò continuerò a lottare per provarli, sopravvivendo.



Edited by -Quokka- - 13/1/2019, 17:11
 
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